Sono l’economia cinese, e la tanto discussa “Via della Seta” i temi centrali dell’ultimo numero di Imprenditori, in distribuzione in questi giorni. La storica testata di economia e cultura, da oltre 20 anni punto di riferimento per il mondo imprenditoriale, ha analizzato questo tema di grande attualità e molto dibattuto cercando di mettere in luce le tante opportunità che offre. Oggi il mercato cinese, la cui espansione continua seppur a ritmi più contenuti rispetto a quelli insostenibili di qualche anno fa, richiede con “voracità” commercio in uscita e in entrata, e proprio su queste basi è nata la nuova Via della Seta. Scrive nel suo editoriale il direttore Davide Caiti:
Nei prossimi anni l’economia mondiale, con le sue infrastrutture e le sue rotte commerciali, subirà uno sconvolgimento epocale, proprio come lo fu nell’antichità il lento sviluppo di quella che venne poi conosciuta come la Via della Seta, il percorso commerciale che legò per secoli l’Europa e la Cina. Nei prossimi anni proprio il colosso asiatico renderà operativo un ambizioso piano per collegarsi a quasi tutti gli approdi commerciali appetibili (e politicamente avvicinabili). La chiamano già la nuova Via della Seta e, proprio come ai tempi di Marco Polo e della Repubblica Serenissima di Venezia, l’Italia sarà un perno fondamentale per questa strategia, in chiave europea e forse anche nord africana.
Il nostro Paese diventerà quindi un grande punto d’approdo per la produzione cinese nel Mediterraneo? Sì, ma non solo perché, grazie a questa nuova via di comunicazione, anche le nostre industrie avranno a disposizione un nuovo canale prioritario per l’enorme mercato cinese. Sarà l’incontro di due sistemi economici, politici e culturali, e sarà qualcosa di ineludibile, che modificherà sensibilmente la nostra economia. Se, in modo positivo o negativo, saremo noi italiani a stabilirlo, di certo c’è che è una sfida che dobbiamo accettare. Se non altro perché, se dovessimo rinunciarvi, c’è già la fila per prendere il nostro posto al tavolo delle trattative con il gigante asiatico. Sarà importante affrontare l’impresa con coraggio e motivazione, inquadrandola in una cornice normativa soddisfacente e rispettosa degli interessi di tutti. La Cina è un mercato promettente, enorme e ancora tutto da scoprire: il terreno ideale per imprese lungimiranti e coraggiose. Approdarvi oggi non sarà l’epopea epica che Marco Polo narrò nel suo Milione, ma rimarrà sicuramente un traguardo strepitoso per ogni azienda italiana che ci riuscirà, magari anche grazie alla nuova Via della Seta, grazie alla quale, già domani, la Cina sarà più vicina.
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