Bonus pubblicità 2018: il punto della situazione
Dopo il 2017, che ha costituito una prima introduzione dai contorni vicini alla sperimentazione per questo genere di detrazioni, il 2018 vede la piena applicazione del credito d’imposta riconosciuto dall’articolo 57-bis del DL 50/2017, il cosiddetto Bonus pubblicità, un’agevolazione fiscale sugli investimenti incrementali in campagne pubblicitarie.
Il credito di imposta può essere riconosciuto nei confronti di una vasta categoria di potenziali beneficiari: ne possono usufruire infatti tanto le imprese che i lavoratori autonomi, così come gli enti non commerciali.
Si tratta pertanto di un credito che, contrariamente ad altri bonus presenti nella Legge di Bilancio 2018, non è rivolto solo a forme giuridiche societarie, bensì anche ai lavoratori autonomi.
Sono ammissibili al credito d’imposta, che non è cumulabile con altre agevolazioni sulle medesime spese, tutti gli investimenti riferiti all’acquisto di spazi pubblicitari e di inserzioni commerciali su stampa quotidiana e periodica, nazionale e locale, anche online, spot su emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.
È però necessario, al fine di fruire correttamente del credito, che il valore degli investimenti annuali superi almeno dell’1% gli stessi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente. Il credito d’imposta premia dunque i “nuovi” investimenti pubblicitari nella misura in cui rappresentano un surplus di costo rispetto all’esercizio precedente.
Così come gli altri principali crediti di imposta, anche questo beneficio sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione, tramite il modello F24.
Per poter usufruire del beneficio sarà inoltre necessario presentare una istanza telematica preliminare, che possa permettere di ottenere il permesso alla successiva fruizione di un credito che sarà concesso nel limite massimo complessivo dello stanziamento stabilito dalla legge.
Sono escluse dal Bonus Pubblicità le spese per l’acquisto di spazi destinati a televendite, servizi di pronostici, giochi o scommesse con vincite di denaro, di messaggeria vocale o chat-line con servizi a sovrapprezzo.